Sabato a Lanciano il recital di Paolo Maria Cristalli, Premio De André alla Poesia

paolo_maria_cristalliLanciano. Sabato 23 novembre alle 20:30 presso la Biblioteca Regionale di Lanciano in via dei Frentani e ad ingresso gratuito: arriva in mezzo alle prove per il suo spettacolo teatrale pronto per gennaio, l’ultimo recital di poesie e canzoni di Paolo Maria Cristalli. Un’ora di parole in musica, ad accompagnarlo sabato ci sarà il musicista Ricardo Cappelli (chitarra e voce).

Originario di Rocca San Giovanni, Cristalli vive a Fossacesia Marina dove ha pubblicato Io penso alla strada io penso a Verlaine (Edizioni Rivista Abruzzese, 2003) e In quest’affare triste della felicità, in quest’affare triste dell’innocenza (Casteggio, 2012). Nel 2010 ha vinto il premio per la Poesia Fabrizio De André ed è stato il protagonista dell’ultimo video della band lancianese Management del Dolore Post-
Operatorio, La Pasticca blu. Si definisce, come si legge nell’ultima di copertina della sua ultima raccolta, “Poeta e autore di canzoni, pur non avendone tutti i requisiti, si vuole, per motivi di prestigio, appartenente alla categoria degli chansonniers. Portatore di diverse inabilità, vive con tre gattuccelli, tra fastidiosissime correnti di povertà che il clima adriatico-istituzionale, con i suoi annessi e commessi di 1a, 2a, 3a e 4a categoria, non vuole in alcun modo mitigare”. È così che Cristalli, vivendo varie contraddizioni,è diventato essenzialmente “Poesia”: “Quando Dio ha qualcosa da dire o da ridire non si rivolge ai creativi di Benetton, ma ad individui particolarmente irritabili: gente che sa da dove nasce l’offesa”. Se “La poesia lascia il tempo che trova e ne cerca un altro”, come si legge nell’avvertenza iniziale alla sua ultima raccolta, Cristalli a tratti riesce a scovare il vero senso della comunicazione e con la semplicità di un bambino, rendere tutte le sfaccettature del vetro colorato, parole e pensiero che roteano riflettendo sul mondo. Scrive, Paolo, e parla, di mille uomini e donne, di animali, gatti, volpi, delle stagioni. Modifica tutto facendolo roteare nella lente del suo caleidoscopio. Le sue opere sono poesie oppure chansons, racconti brevi, teatro. Il suo universo è lontano nel tempo, ma sempre presente a se stesso, presente di fronte a noi che leggiamo, a chiunque voglia ascoltare, a chi lo vede recitare. Ha vissuto talvolta nascosto. Ora si mostra. Non perdete l’occasione di vivere un uomo che, solo, è un’intera esperienza.

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