Roseto, al via la stagione teatrale con un’opera di Pirandello

SEBASTIANO_LO_MONACORoseto. Al via venerdì 26 novembre  la stagione di prosa di Comune – Atam, con Sebastiano Lo Monaco. L’attore e regista siciliano porterà in scena “Non si sa come”, spettacolo tratto da Pirandello. Sebastiano Lo Monaco ha studiato e sviscerato l’autore siciliano, rappresentandolo di frequente, trovando una propria vicinanza con il suo travaglio, con quel suo mondo irto di ossimori e contraddizioni. Lo Monaco è anche un artista che ama mettersi in gioco coraggiosamente. E in questo Non si sa come lo fa con molta evidenza. Si impegna  come protagonista,  ma anche nel ruolo di regista e di coautore assieme a Nicola Fano. Coautore, perché quella che va in scena al Teatro Odeon di Roseto è in realtà una rilettura-omaggio della penultima opera di Pirandello.


La trama originale è chiaramente evocata, ma viene inserita in un nuovo contesto: ci si rifà infatti alla comicità popolare dell’epoca dei telefoni bianchi, alla quotidianità di lustrini e canzoni di una compagnia di Rivista scritturata per una crociera.
“Non è una parodia di Pirandello (anche se i comici di Rivista, le canzonette popolari e gli sketch sono quanto di meno gli è familiare) – scrivono Lo Monaco e Fano – al contrario è un omaggio estremo a Pirandello, perché infila una sua trama in un contesto sociale che gli è lontanissimo, quello della comicità popolare. Con l’obiettivo di dimostrare che le tematiche pirandelliane resistono anche oltre i propri confini drammaturgici, storici e sociali”.
In scena, oltre ad alcuni musicisti, ci saranno due coppie di attori e un tecnico-amministratore, che compongono la compagnia guidata da un uomo che chiamano il Conte: dai modi sembra un aristocratico, ma di certo è decaduto (come dimostra la sua tendenza a filosofeggiare).
Si scopre poi che le due coppie sono legate anche da un segreto: in passato ognuno dei due uomini ha consumato una passione con la moglie dell’altro.
Non si comprende se le tensioni amorose siano sopite, di certo il Conte si diverte a chiosare realtà, aspirazioni e destini. Il tutto tra una prova e l’altra, tra una canzone e l’altra, nel vitale ripetersi della loro vanità comica. Fino al colpo di scena finale, quando i tradimenti saranno rivelati e la realtà apparirà in tutto il suo dramma anche al Conte.

 

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