Santa Croce Canistro: confermata mobilità per 75 lavoratori, prorogata cassa integrazione

Canistro. Proroga della cassa integrazione di tre settimane e conferma della procedura di mobilità per i 75 dipendenti, alla quale sarà data la parola definitiva con la ratifica del mancato accordo in un tavolo fissato per venerdì prossimo.

E’ in sintesi l’esito dell’incontro che nel pomeriggio ha visto riuniti in un tavolo sindacati, impresa e Confindustria L’Aquila sulla vertenza della Santa Croce, l’azienda di acqua minerale che imbottiglia nello stabilimento di Canistro.

Il confronto, svoltosi all’Aquila, è stato caratterizzato da un clima teso. Per i 75 lavoratori, di cui oltre 50 in cassa integrazione, le procedure per la mobilità sono scattate a inizio settembre dopo che al patron Camillo Colella è stata revocata la concessione da parte della Regione per irregolarità del Durc, tra l’altro rispedite al mittente dall’azienda.

L’ente, che ha un copioso contenzioso con la Santa Croce, ha chiuso le sorgenti nei giorni scorsi. Tra poco più di un mese i lavoratori saranno licenziati e per loro ci saranno, a seguire, dai 18 ai 24 mesi di mobilità retribuita. Dall’altra parte, la Santa Croce cesserà, dopo tanti anni, la produzione. I sindacati sono andati via al termine della riunione senza voler rilasciare dichiarazioni.

Ha commentato invece Colella: “Abbiamo assicurato che chiederemo altre tre settimane di cassa integrazione, ma non ci sono possibilità di interrompere la mobilità – ha spiegato l’imprenditore – Ci dispiace che questa vicenda finisca così, ma non potevamo fare altrimenti. La responsabilità di quello che è accaduto è soprattutto della Regione Abruzzo”.

Colella ha poi tenuto a sottolineare che “l’azienda va avanti, gli operai sono oggi al lavoro e manteniamo tutti gli impegni con fornitori e clienti, lavorando con le scorte”.

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