Scuolabus Montorio, si va in tribunale: “Forma di apartheid”

ASGI (Associazione Studi Giuridici Immigrazione) e ARCI hanno depositato ricorso al Tribunale di Pescara per chiedere l’ordine di cessazione della delibera del Comune di Montorio al Vomano, che prevede “il trasporto scuolabus e il servizio di refezione scolastica gratuiti per le famiglie residenti nel comune, per poter accedere al bonus, però, occorre che almeno uno dei due genitori sia cittadino italiano o dell’Unione Europea”, fanno sapere.

“Le associazioni intendono evidenziare che queste politiche di esclusione non soltanto sono apertamente illegittime dal punto di vista giuridico, ma contribuiscono altresì a creare situazioni di emarginazione che, oltre a essere eticamente inaccettabili, provocano conflitti e tensioni sociali e vanno a danno di tutta la popolazione residente, straniera e italiana – proseguono – I genitori con nazionalità di un Paese terzo saranno quindi costretti, in ogni caso, a pagare per il servizio, anche se si trovano in condizioni economiche disagiate e nonostante siano residenti nel Comune e pienamente in regola con il permesso di soggiorno e con il pagamento dei tributi comunali”.

Per le associazioni, “Tale previsione, oltre ad essere in contrasto con l’ordinamento nazionale e internazionale posto a tutela dei minori con cittadinanza extra UE, costituisce una vera e propria forma di apartheid, per di più utilizzata sulla pelle dei bambini”.

Impostazioni privacy