Mobilitazione per ospitare i profughi. Fratello e sorella si “ritrovano” all’hub di Avezzano

È mobilitazione in Abruzzo per i profughi afghani: numerose sono le iniziative per ospitare famiglie e bambini che sono riusciti a fuggire dall’aeroporto di Kabul, 850 delle quali sono ospitate nel centro di prima accoglienza e smistamento allestito nei giorni scorsi dalla Croce rossa e dalla Protezione civile nell’interporto di Avezzano.

 

Nel Comune di Montorio al Vomano, dopo le 24 persone arrivate ieri, ne arriveranno altre 22. Lo annuncia il sindaco, Fabio Altitonante (Fi): “Il nostro Comune si è messo subito a disposizione per aiutare i profughi, che stanno scappando dal loro Paese dopo il ritorno al potere dei talebani.

Ieri ho incontrato personalmente i primi profughi arrivati e ho ascoltato storie drammatiche. Sono sette famiglie, con tanti bambini, a cui si leggeva negli occhi ancora un po’ di paura, ma scrutavano incuriositi questi posti per loro nuovi”.

Ieri il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di FdI, ha spiegato “di essere pronto ad ospitare famiglie cittadini presenti in Abruzzo in accordo con la maggioranza di centrodestra”. Sostiene la apertura di Biondi, il capogruppo della Lega, Francesco De Santis. “Ospitalità della città per donne e bambini scappati dal regime dei talebani, – anche se sottolinea che – la situazione relativa all’immigrazione clandestina in Italia è al collasso”.

Intanto ad Avezzano hanno fatto visita delegazioni della stessa Lega e del Pd.  “Con il consigliere comunale Alfredo Mascigrande, la deputata Francesca Gerardi e i senatori William de Vecchis  e Gianfranco Rufa – spiega il consigliere comunale di Avezzano Tiziano Genovesi (Lega) -, abbiamo portato tutta la nostra disponibilità agli operatori della CRI e della Protezione civile e tutta la nostra solidarietà a chi è stato strappato dalla propria terra, dalla follia di esseri senza scrupoli”. Per il segretario abruzzese del Pd, Michele Fina, “nei pochi minuti in cui, senza recare disturbo, ho potuto osservare il lavoro che è stato svolto e che si sta svolgendo, ho riconosciuto la straordinaria capacità del nostro Paese di mettere in piedi una complessa macchina organizzativa. L’hub di Avezzano mostra tutte le sue potenzialità in questo tipo di missioni”.

 

Si ritrovano all’hub. Un fratello e una sorella che non sapevano di essere nello stesso hub di prima accoglienza essendo stati sistemati in due campi base diversi e che si sono ritrovati grazie al servizio della Croce Rossa Italiana finalizzato al ricongiungimento familiare: è accaduto nell’interporto di Avezzano, dove in questi giorni sono arrivati oltre 1.300 profughi fuggiti dall’inferno di Kabul. I due si erano persi di vista in Afghanistan e non sapevano di essere stati assegnati ad Avezzano.

“Grazie al nostro servizio che abbiamo assicurato in due info point – spiega il presidente della Cri regionale abruzzese, Gabriele Perfetti -, i due fratelli si sono ritrovati. Ora stiamo cercando di farli partire insieme e per la stessa destinazione, infatti erano stati programmate situazione diverse non sapendo che fossero fratelli. Anche questa è stata una storia che ci ha fatto vivere emozioni molto positive”.

 

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