La guardia di finanza sequestra villa di pregio a imprenditore teramano VIDEO

I finanzieri di Teramo, diretti dal comandante Gianfranco Lucignano, a seguito di complessi accertamenti svolti sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito il sequestro di una villa di pregio con annesso giardino di 735 mq, nei confronti dell’imprenditore teramano, Aldo Di Francesco.

La misura di prevenzione a carattere patrimoniale emessa dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila nei confronti del medesimo – di cui per chi indaga è stata riconosciuta la pericolosità sociale ed economica in relazione a molteplici reati contro il patrimonio, tributari e fallimentari – è l’esito di un’articolata attività di indagine eseguita dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Teramo.

Le attività investigative si sono incentrate sulla ricostruzione dell’operazione di trasferimento della proprietà di un immobile del valore commerciale di € 1.400.000,00. Detto edificio, posto all’incanto da Equitalia S.p.A. per il recupero di debiti tributari accumulati dalla società di cui il soggetto era amministratore unico, era rientrato nella disponibilità del medesimo tramite un prestanome che, aggiudicatosi all’asta l’immobile al terzo esperimento di vendita per l’importo di 405.000,00 euro, lo faceva successivamente confluire, a titolo gratuito, in un fondo patrimoniale (Trust) appositamente costituito e riconducibile al coniuge convivente dell’imprenditore.

 

Le investigazioni tecniche, bancarie e patrimoniali, hanno provato secondo le indagini da un lato la pericolosità sociale dell’imprenditore, dall’altro che il bene immobile era rientrato, per mezzo di artificiose operazioni negoziali, nella disponibilità dello stesso, permettendo agli organi inquirenti di disporre di un quadro indiziario tale da essere posto a sostegno della richiesta del provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca dell’immobile di pregio, provvedimento emesso dal Tribunale di L’Aquila, competente per le misure di prevenzione patrimoniali in ambito regionale.

La precisazione. In serata è arrivata una richiesta di rettifica da parte dell’ex moglie dell’imprenditore, Chiara Morrone, che specifica: “ laa sottoscritta non figura nel Trust”, si legge, “in cui l’immobile è conferito e a cui si fa riferimento nell’articolo, né come disponente, né come Trustee, né come beneficiaria né in nessun altro ruolo.

La sottoscritta non è “coniuge convivente” del Di Francesco ma è da questi separata dal 2020, ed abita la casa in forza del provvedimento del Giudice emesso in sede di separazione, che autorizza i coniugi a vivere separati nell’abitazione a cui l’articolo si riferisce.

 

Si tiene inoltre a precisare che la sottoscritta ignora le motivazioni del sequestro dell’immobile, riconducibili all’operato della  sola persona del Di Francesco”.

 

 

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