Corropoli trovato un opificio cinese con lavoratori in nero, senza green pass e non in regola sulla sicurezza

Prosegue in tutta la provincia di Teramo l’attività del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Teramo, nei vari settori produttivi per il controllo dell’applicazione del protocollo di sicurezza COVID-19, sul contrasto al lavoro irregolare e sulle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

In Val Vibrata, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, in collaborazione con l’Arma Territoriale e i Carabinieri Forestali, al termine di una attività ispettiva effettuata sulla verifica dell’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela dei rapporti di lavoro, legislazione sociale, sicurezza nei luoghi di lavoro e nell’ambito della corretta applicazione del protocollo di sicurezza COVID-19 e sulla certificazione verde dei lavoratori (GREEN PASS), ha proceduto al controllo di un borsettificio (produzione e assemblaggio borse di famose griffe), gestito da una cittadina di nazionalità cinese, W.X.

All’atto del controllo, all’interno dell’opificio, sono stati trovati 19 lavoratori tutti di nazionalità cinese, di cui 16 (in nero), senza un regolare contratto di lavoro.

Per i miliari la ditta individuale non avrebbe rispettato i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro; 14 lavoratori non avevamo aver il green pass.

Inoltre la titolare non avrebbe rispettato gli obblighi previsti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, relativi alla mancata redazione del Documento di Valutazione dei rischi, formazione e informazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dei lavoratori, mancata nomina del medico competente e del RSPP, misure antincendio, pulizia dei luoghi di lavoro, impianto elettrico e la cassetta primo soccorso.

Tra i lavoratori controllati è stato individuato anche un cittadino cinese clandestino, Z.B. il quale è stato accompagnato presso la Questura di Teramo per le procedure di espulsione. Quest’ultimo è stato deferito in stato di libertà alla competente A.G. per aver fatto ingresso ed essersi trattenuto nel territorio dello Stato Italiano.

A carico della titolare della ditta sono stati adottati un provvedimento di sospensione amministrativa dell’attività imprenditoriale per aver impiegato 16 lavoratori in nero su 19 dei lavoratori presenti sul posto di lavoro pari l’84,20 %; un provvedimento di sospensione amministrativa “immediata” ai sensi del nuovo D.L. nr.146/2021 per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; un provvedimento di sospensione amministrativa dell’attività imprenditoriale per 5 giorni per gravissime violazioni al protocollo di sicurezza COVID-19 all’interno delle attività produttive.

Per le misure COVID, sono stati sanzionati oltre che la titolare dell’opificio anche i 14 lavoratori non muniti di green pass.

Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di euro 78.620 di cui euro 9.200,00 per sanzioni COVID-19 e ammende per euro 16.000.

Inoltre la titolare della ditta è stata deferita in stato di libertà alla competente per aver occupato  1 cittadino extracomunitario in stato di clandestinità sul territorio italiano e per gravi violazioni in materia di sicurezza.

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