Abruzzo rischio fascia arancione. Parruti: “I dati non promettono nulla di buono” NOSTRO SERVIZIO


L’Abruzzo rischia di sprofondare nuovamente in fascia arancione, mentre alcune aree del pescarese e del chietino potrebbero essere proclamate zone rosse, come già accaduto la settimana scorsa per Atessa, Tocco da Casauria e San Giovanni Teatino.

I dati sui contagi sono in forte aumento soprattutto nell’area metropolitana. Il professor Giustino Parruti, direttore del dipartimento di infettivologia e responsabile del Covid Hospital di Pescara, intervenuto nell’appuntamento quotidiano di informazione SOS Emergenza Covid della Regione Abruzzo, non nasconde la preoccupazione, sulla base anche di una maggiore pressione tornata negli ospedali.

L’aumento esponenziale dei pazienti con insufficienza respiratoria indica anche un altro dato: in giro ci sono moltissimi asintomatici o con sintomi lievi che non farebbero pensare al soggetto di aver contratto il covid.

Dunque l’Abruzzo verso nuove restrizioni. Il virus ormai viaggia soprattutto tra i giovani che molto spesso hanno a che fare con la variante inglese. Focolai che hanno preso vita nelle scuole, poi chiuse dal sindaco Carlo Masci.

Il professor Parruti è certo che la vaccinazione sia un’arma essenziale per ritrovare una certa normalità. E guarda con fiducia alla prossima estate.

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