Pescara, abito scuro e mascherina: caccia all’autore dei pacchi bomba

Pescara. Abito scuro e mascherina: così le telecamere di sorveglianza delle zone in cui sono stati lasciati i finti pacchi bomba hanno ripreso la persona più ricercata oggi da carabinieri e polizia di Pescara.

Gli uomini del Reparto Operativo dell’Arma e  gli agenti della Squadra Mobile della questura stanno indagando sul rinvenimento di cinque buste postali imbottite, poi fatte brillare, contenenti solo plastilina e fili elettrici.

Al vaglio degli inquirenti alcune immagini delle telecamere posizionate nelle vicinanze di alcuni dei luoghi dove sono stati rinvenuti i plichi sospetti: distretto Asl di via Rieti, caserma dei carabinieri di via D’Annunzio, questura di via Pesaro, camera di commercio in via Marco Polo, via Regina Margherita, tribunale e via Marconi, davanti al portone del pm oggetto delle minacce contenute nei volantini allegati ai pacchi.

Proprio la visione delle immagini potrebbe aiutare gli investigatori a risalire al o ai responsabili dell’accaduto. Dalle immagini si vedrebbe una persona vestita con abito scuro e con mascherina in volto. Gli inquirenti hanno raccolto anche delle testimonianze oltre a delle perquisizioni.

Ci sono degli indizi che portano ad una persona che in passato è stata indagata dal Pm menzionato nel volantino.

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